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Accessori variegati e per ogni occasione, ma sappiamo davvero come e quando è giusto indossarli? Sono stati dei veri e proprio status symbol indossati da donne benestanti pensate alle attrici degli anni ’50 e all’iconica Audrey Hepburn.

Un matrimonio può essere un evento “En Chapeau”, ed è proprio in questo caso che ci sono delle regole alle quali attenersi: Il cappello può essere indossato se espressamente chiesto nelle partecipazioni, come Dress code o se la mamma della sposa lo indossa quindi sarebbe meglio informarsi.

In chiesa la donna non ha l’obbligo di togliere il cappello, a differenza dell’uomo. Regola che vale anche a teatro e al cinema ad eccezione per i cappelli molto voluminosi. Se proprio volete tenerli, mettetevi in fondo alla sala.

Banditi i cappelli a tavola a meno che non siano piccoli o parte integrante dell’acconciatura. La donna può toglierlo solo al calar del sole. Mai dello stesso colore dell’abito e men che meno nero colore assolutamente vietato ai matrimoni. È l’accessorio che fa la differenza se ben portato, vi conferirà fascino ed eleganza, evitate altri accessori appariscenti.

Non è un accessorio per timidi perché vi noteranno tutti e attirerete gli sguardi indiscreti e non solo. Il pettine deve viaggiare con voi perché quando lo toglierete sicuramente la messa in piega un po’ ne risentirà.

Per il selfie perfetto alzate leggermente la testa altrimenti avrete delle ombre sul viso. No alla veletta se il matrimonio è di giorno. Non esagerate con le falde. Se cercate ispirazione, andate a guardare le foto dei matrimoni reali, specialmente quelli inglesi, che fanno scuola.

Ricordate infine che i capelli devono essere sempre visibili dal cappello.